Vincenzo La Salandra, socio di CooperAction, si occupa di ricerche sul mondo islamico e sulla storia del Mezzogiorno. Lo studio e il grande interesse per la letteratura islamica, mediterranea e orientale hanno caratterizzato gran parte della sua attività: questa scelta di liriche afgane s’innesta in seno alla passione per la poesia musulmana, che nella sua “variante afgana” non trova ancora la visibilità che pure meriterebbe.
Anche in questo caso è stato chiaro l’intento di accrescere il mondo delle conoscenze sull’arte e cultura afgana, attraverso un florilegio che partendo dal medioevo si sofferma sulle donne che spesso hanno pagato con la propria vita la libertà delle loro parole.
Per la prima volta, inoltre, la poesia afgana viene presentata entro una raccolta tradotta in lingua italiana pubblicata da GB Editoria. Che ciò possa servire a sostituire, almeno dentro di noi, proiettili e sangue con fiori e dolcezza.
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